Ultima modifica: 6 Dicembre 2018

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019

PIANO PER LA FORMAformazionedocenti2016ZIONE DEI DOCENTI  2016-2019

Con la  presentazione del “Piano Nazionale per la Formazione”, il Miur fornisce le prime indicazioni per pianificare le attività di formazione del personale scolastico, qualificandola come “obbligatoria, permanente e strutturale” (comma 124), secondo alcuni parametri innovativi. Nel prossimo triennio in via sperimentale, le scuole articoleranno le attività proposte in Unità Formative.

Il “Piano Nazionale per la Formazione”, definisce le priorità e le risorse finanziarie per il triennio 2016-2019 e delinea, a partire dall’anno scolastico 2016-2017, un quadro operativo, per sostenere in maniera trasparente, innovativa ed efficace lo sviluppo professionale del personale della scuola.

Le priorità sono riferite ad esigenze di sistema (come imparare a gestire l’autonomia organizzativa e didattica, come approfondire i metodi della valutazione e del miglioramento), a come sviluppare le competenze per il futuro (le lingue straniere, il digitale, l’alternanza scuola-lavoro), a come confermare la vocazione inclusiva del nostro sistema (curare l’integrazione dei disabili, l’attenzione alle diversità culturali, contrastare il disagio). Sono 9 priorità che si articolano poi in target specifici, che il Ministro ha esemplificato con riferimento alle lingue straniere e alla dimensione interculturale.

Il piano di formazione individua anche le linee strategiche delle azioni formative:

  • Spostare l’attenzione dalla programmazione dei contenuti alla didattica “per competenze”;
  • Favorire la capacità delle scuole di progettare il curricolo per competenze, in ottica verticale e di integrazione degli apprendimenti disciplinari;
  • Rafforzare le competenze di base attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche innovative;
  • Promuovere la diffusione di strumenti idonei all’osservazione, documentazione e valutazione delle competenze;
  • Promuovere la pratica dell’osservazione reciproca in classe (peer observation);
  • Promuovere la ricerca didattica, sia di carattere disciplinare, sia nellesue connessioni interdisciplinari;

Ciascun docente definirà un piano individuale di sviluppo professionale in cui indicherà esigenze e proposte di crescita professionale in riferimento a tre macro aree (didattica, organizzazione e professionalità) ed elaborerà  un PORTFOLIO PROFESSIONALE che consentirà di valutare la qualità della formazione effettuata, attraverso un’analisi della tipologia dei percorsi frequentati,  delle modalità di formazione (peer to peer, lezioni, laboratori pratici), del report narrativo del percorso formativo (positività, elementi critici, perplessità, ecc) e della ricaduta sulle pratiche in classe e nell’istituzione; della progettualità conseguente alla formazione, dell’autovalutazione del percorso e della partecipazione al progetto formativo della scuola.

Il nuovo modello formativo dunque, punta alla costruzione di un ambiente permanente di apprendimento per i docenti, impegnandoli in un lavoro di tipo collaborativo, rendendoli disponibili a cambiare i propri metodi attraverso l’adozione di  approcci innovativi di tipo pratico-riflessivo;  ma trasforma anche le scuole, dando unitarietà  alle iniziative, valorizzando il lavoro di rete, investendo in buone pratiche e buoni formatori.

Sintesi a cura di Marina Guglielmi

 COMUNICATO E SLIDE DEL MINISTERO

 

Microsoft powerpoint homework help is only one of https://writemypaper4me.org/ the wide range of our service list




Link vai su

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi